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Come sconfiggere i 5 killer della motivazione (quarta parte)

  • macconsultinggroup
  • 9 nov 2014
  • Tempo di lettura: 3 min

COME SCONFIGGERE I 5 KILLER DELLA MOTIVAZIONE (quarta parte)

Penultima tappa sul percorso dei maggiori ostacoli che interferiscono con il raggiungimento dei nostri obiettivi. Questa volta parliamo di:

AUTOCRITICA

Se almeno una volta, vi è capitato di pensare frasi tipo:” Non ce la faccio; Non sono capace.”Se vi accorgete che diventate abilissimi nel mettere in pratica il primo principio della legge di Murphypensando: “figuriamoci se non finiva così,” State usando(spesso senza saperlo)uno dei meccanismi più tenaci e subdoli di cui la mente dispone.

L’autocritica, proviene dall’insieme di pensieri negativi che si radicano nella mente, sotto forma di convinzioni.

Le convinzioni, sono concetti che la mente assorbe nel corso del tempo e delle esperienze che affrontiamo: anche in questo caso l’ambiente familiare, le influenze culturali e le esperienze che la vita ci pone ogni giorno, sono un’ insieme di fattori che determinano In modo diverso per ognuno il tipo di valore che diamo agli eventi e il modo con il quale ci rapportiamo con essi.

Le convinzioni positive e negative, hanno un grande potere sulla nostra mente: immaginate qualcosa di simile agli strati fossili, che gli scienziati trovano nelle rocce enelle forme di terra molto solide; questa solidità è data dal numero di strati chenel tempo, trasmettono compattezza ma anche durezza e asperità alla terra.

In un certo senso è quello che accade anche alla nostra mente.Le nostre idee,comportamenti e atteggiamenti, nascono dal materiale che con l’aiuto della memoria, immagazziniamo e organizziamo sotto forma di SCHEMI MENTALI.

Questi schemi sono riposti nel nostro archivio, pronti a essere riutilizzati (anchemolte volte ogni giorno!!!) quando abbiamo bisogno di valutare, scegliere, prendere decisioni etc...

Ci serviamo quindi di informazioni che già possediamo e che fanno parte del nostro bagaglio disponibile.Ma che succede se aprendol’archivio troviamo spesso informazioni composte da idee limitanti o negative magari anche associate al ricordo di emozioni sgradevoli?

Così come la roccia è determinata dal tipo e numero di strati fossili, il modo in cui rispondiamo agli eventi è in gran parte determinato dal tipo di materialeracchiuso nel nostro magazzino mentale, dove a fare da padrona spesso è proprio l’autocritica. Caratteristiche tipiche di questo atteggiamento, sono: pensieri negativi e limitanti su noi stessi; forte tendenza a giudicare anche il comportamento degli altri; Insistenza nel soffermarsi su pensieri e aspetti negativi, difficoltà nel trovare nuove idee e nuove soluzioni.

Così facendo, entriamodentro un energia negativa che ha origine propriodal tipo di convinzioni maturate dalla mente….

riprogrammazione_schema credenze.jpg

CHE FARE? ECCO DUE PRINCIPALI MODI PER SCONFIGGERLA:

  1. GESTIRE I PROPRI PENSIERI: Sembra difficile, ma è possibile riuscirci. Prestare ATTENZIONE ai pensieri aumenta l’AUTOCONSAPEVOLEZZA,ci permette di rimanere VIGILI evitando di cadere nel vortice delle emozioni negative.Quando si affacciano alla mente pensieri negativi, evitiamo di contrastarli lottando contro,servirebbe soltanto a concentrare il focus mentale sull’energia negativa da cui provengono. Proviamo invece a ringraziarli, prendiamo atto della loro presenza decidendo di trsformarli in pensieri più positivi ogni volta che arriveranno….. Questo piccolo ma costante allenamento ci permetterà di percepire Il VERO POTERE che abbiamo su ciò che pensiamo; noi produciamo i nostri pensieri e SOLO NOI possiamo essere in grado di cambiarli.

  2. RISCOPRIRE IL SENSO POSITIVO DELL’AUTOCRITICA: PARADOSSALE MA VERO!! In una definizione di Wikipedia si legge testualmente : “Atto di esaminare e giudicare il proprio comportamento, al fine di migliorarlo.” Quindi, se usata in modo costruttivo, l’autocritica può diventare nostra grande amica. Pensate ad esempio al motore di un auto, la cui spia si accende improvvisamente: Sembra un segnale negativo, ma sela spia non si accendesse, la vettura andrebbe in panne a causa di guasti anche molto gravi. L’autocritica, va usata quindi nel modo migliore:

  • Per aiutarci a capire i nostri limiti e trasformarli in punti di forza;

  • Per comprendere meglio noi stessi e i nostri comportamenti.

  • Per insegnarci a essere più comprensivi e indulgenti verso i nostri errori.

  • Per allontanare definitivamente i nostri pensieri, dai giudizi negativi.

autostima.jpg


 
 
 

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