Come sconfiggere i 5 killer della motivazione (terza parte)
- macconsultinggroup
- 25 ott 2014
- Tempo di lettura: 3 min
COME SCONFIGGERE I 5 KILLER DELLA MOTIVAZIONE (terza parte)
Terza tappa verso la conoscenza dei 5 ostacoli più comuni sulla strada della motivazione. Questa volta parliamo diinsicurezza.
INSICUREZZA:
E’ lo stato d’animo che si presenta più spesso di fronte alla realizzazione di un progetto. Le caratteristiche più frequenti sono il DUBBIO e l’INDECISIONE: Entrambi possono rappresentare delle reali micro-trappole che ostacolano la motivazione.
DUBBIO:
I dubbi vanno risolti prima possibile: Bloccano pensieri e azioni.Attraggono energia mentale sugli aspetti negativi rendendo instabile e stagnante lo sviluppo di qualsiasi nuova idea. Sono meccanismi di auto-sabotaggio che spesso attiviamo in maniera inconscia rischiando di allontanarci molto, dalla strada prescelta. Quando si affacciano allamente, la prima cosa da chiedersi è: Da dove arrivano? Quale emozione provo davvero in questo momento? Sono dubbi legati a situazioni reali o solo frutto di timori e pensieri negativi? Questa verifica va fatta subito; Più le risposte saranno chiare e vere, più riusciremo a rimuovere gli ostacoliche ci impediscono di realizzare ciò che vogliamo.
INDECISIONE:
Parente stretta del dubbio, è l’indecisione: Impossibile far un passo avantiquando si è incerti e quando si hanno pensieri negativi. Ciò contribuisce a creare il blocco negativo della paura e dell’insicurezza, che alimentano la scarsa autostima e la sfiducia in sé stessi.
PAURA - DUBBIO –INDECISIONE - INCERTEZZA- BLOCCO AZIONE = DEMOTIVAZIONEE SFIDUCIA IN SE’ STESSI

In alcuni casi, l’insicurezza può generare forte timidezza e tendenza all’isolamento nelle relazioni sociali; sensazione continua di essere oggetto dell’ostilità altrui, pessimismo e ansia.
Le cause “storiche” possono essere riassunte in due aspetti principali.
Temperamento personale, educazione e/o rapporti familiari
TEMPERAMENTO PERSONALE:
Oltre il carattere e la personalità che si costruiscono nel tempo,esistono parti di noi innate che fanno parte del TEMPERAMENTO: Sono quelle caratteristiche che distinguono ad esempio il comportamento di un bambino fin da piccolo (es: introversione/estroversione) e che determinano già in tenera età il modo di reagire agli avvenimenti esterni.
RAPPORTI FAMILIARI E ASPETTATIVE GENITORIALI:
La famiglia è un insieme di relazioni complesse, e i genitori sono le prime figure dacui il bambino impara. Spesso, proprio le loro aspettativecondizionano i primi comportamenti. Le conseguenze negative, nasconoquando sente di non essersi comportato o non aver raggiunto mete richieste (spesso anche inconsciamente) dai propri genitori. E’ uno stato d’animo che crea conflitto tra ciò che il bambino tende a essere esprimendo sé stesso, e ciò che DEVE diventare per sentirsi amato e approvato dagli adulti. Da questo deriva frequentemente un senso di colpa che vissuto in maniera intensa e ripetuta, mina la fiducia e la costruzione di un vero senso di sé completo. (Foto genitori con bambino)
CHE FARE?
Tre strategie per aumentare la fiducia in sé stessi:Per sconfiggere l’insicurezza, non esistono rimedi lampo o formule magiche,è possibile comunque mettere in pratica delle strategie positive per CAMBIARE APPROCCIO VERSO LE PROPRIE INSICUREZZE E SUPERARLE PIU’ FACILMENTE:
EVITARE GLI INGANNI DELLA MENTE: I pensieri negativi derivano spesso da ciò che IMMAGINIAMOreale per noi, ma NON LO E’!!!.Controllare i propri pensieri, vuol dire capire da dove vengono es: (ricordi negativi, condizionamenti, timori,sensazioni di non essere all’altezza etc….) per distinguere il passato da ciò che davvero abbiamo davanti a noi. Tutto ciò che immaginiamo di negativo, difficilmente accade davvero, mentre il VERO rischio è quello di predisporsi in maniera tale da alterare il successo del nostro obiettivo.
ACCETTARE I RISCHI: Accettare un rischio vuol dire valutare nuove situazioni. Invece di bloccarci ed entrare in confusione(cosa che avviene quasi in automatico) possiamo fare questi due semplici esercizi:
a) Prendete un foglio e scrivere un elenco di tutto ciò che potrebbe accadere se agissimo: Scrivete tutto senza pensarci lasciandovi guidare dalle sensazioni. A elenco finito, potreste accorgervi che ciò che avete scritto è talmente assoluto e spesso catastrofico che difficilmente si concretizzerà.
b) Ancora un foglio diviso a metà nel senso della lunghezza. In alto scrivete rispettivamente i seguenti titoli: “aspetti positivi dell’obiettivo che voglio raggiungere” e “paure che mi bloccano nel raggiungere il mio obiettivo” Fate un elenco cercando di trovare davvero tutti gli aspetti positivi e elencate anche secondo voi le possibili conseguenze negative. Potrete accorgervi che avete sottovalutato le prime e esagerato con le seconde. Ridimensionare le sensazioni negative vi aiuterà a valorizzare di più gli aspetti positivi.
Esercizio con lo specchio: Davanti a unospecchio (ottimo anche quello del bagno) fare alcuni respiri profondi e tranquilli.Quando siete pronti, guardate l’immagine davanti a voi e dite :“Io mi sento indeciso e confuso perché”……e aggiungete il resto della frase, cercando di dire il più possibile ciò che sentite veramente. Dopo aver elencato tutti i motivi Guardate ancora qualche istante la vostra immagine nello specchio, sorridetevi, come sorridereste ad una persona che vi fa piacere rivedere e dite una frase tipo:“io supero le mie incertezze e realizzo i miei scopi”.
Questo esercizio, molto efficace se fatto una volta al giorno per almeno 15 giorni, risulta molto utile per ottenere maggiore serenità e fiducia nel perseguire i vostri traguardi.

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