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Ritmi Circadiani

  • macconsultinggroup
  • 14 mag 2014
  • Tempo di lettura: 3 min

COME IL CERVELLO SI RIGENERA


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Oltre la nostra vita quotidiana, anche la vita del nostro corpo è scandita da ritmi e attività interne ben precise. A partire dal nostro cervello. Il ritmo biologico più importante è il Ritmo Circadiano che regola il ciclo sonno-veglia.

Il termine, proviene dal vocabolo latino circa (attorno) e dies (giorno). E' uno dei cicli attivi oltre l'arco delle 24 ore, che scandisce e distingue le ore di attività interna del nostro corpo, dalle ore di riposo prevalentemente appartenenti al sonno notturno.

E' regolato dal gruppo soprachiasmatico, un insieme di cellule situato nell' ipotalamo nella zona interna tra i due emisferi cerebrali

Si tratta di cellule speciali in grado di creare SINAPSI SINCRONIZZATE e collegate con l'attività dei centri visivi, i quali inviando informazioni sul ritmo giorno/notte, contribuiscono a regolare l'orologio biologico cerebrale. All'invio di queste informazioni, l'ipotalamo si connette con la ghiandola dell'Epifisi, che inizia a produrre Melatonina responsabile del meccanismo di regolazione di tutto il ciclo.

Oggi sappiamo, che i tracciati cerebrali (EEG) rilevati in soggetti sottoposti a fasi sperimentali in condizione di riposo, evidenziano fasi precise dell'attività elettrica, grazie proprio a questa proprietà di SINCRONIA NEURALE: Nei primi momenti dello stato di sonno, assistiamo alla presenza di onde Beta e Alfa con una frequenza rispettiva di 1.4 -3.0 e 8-13 Hertz. Le onde Alfa sono tipiche dello stato di veglia cosciente, e degli stati meditativi. Seguono poi le onde Delta (0.1-3..9 Hertz) fino ad arrivare a un paradossale stato di vigilanza, corrispondente ad un rilassamento profondo del muscoli volontari del corpo, ma caratterizzato da rapidissime fasi di movimento oculare: siamo nelle onde Theta (4-7.9Hertz) con la fase Rem (rapid eyes movements). La fase dei sogni che sperimentiamo dalle sei alle quattro volte ogni notte, presente sia nei bambini che nel mondo animale. Il sogno si sà, è un messaggio. Un segnale del nostro inconscio che proprio mentre dormiamo, ci aiuta a ri-conneterci con esperienze, emozioni o stati d'animo (anche passati) importanti per noi. Se correttamente interpretato e collocato nella nostra vita presente, può aiutare il nostro cammino evolutivo.

Ma a cosa serve davvero il sonno? E soprattutto, cosa accade quando il normale ciclo sonno/veglia si altera?

Alcune ricerche, sostengono che il sonno aiuterebbe il cervello a "fare pulizia", dell'enorme materiale che ogni giorno riceviamo sotto forma di stimoli di varia natura: uditivi, olfattivi, tattili e visivi, cinestetici etc..... considerando anche, tutti i messaggi e le esperienze che ogni giorno riusciamo a ricordare, grazie al "magazzino" della nostra memoria, uno spazio incredibilmente ampio e selettivo dove le informazioni si raccolgono e si conservano tutto il tempo necessario al loro utilizzo. Questo incessante lavoro, richiede un dispendio incredibile di energia e un enorme accumulo di di materiale. L'attività notturna diventa quindi indispensabile perchè modifica il ritmo dell'attività elettrica cerebrale e invita il cervello al riposo, alleggerendolo dal peso dell'attività condotta durante il giorno. In una ricerca scientifica condotta a New York proprio su questo tema, un' equipe di esperti ha ipotizzato come le ore di riposo notturno aiutino il cervello, a rimuovere residui nocivi di tutta l'attività metabolica svolta durante il giorno, attraverso una cospicua produzione di liquido cerebrospinale, in grado di rimuovere le sostanze tossiche. Sempre secondo i ricercatori, si tratterebbe di residui proteici che nel tempo potrebbero creare seri disturbi tra cui alcune forme di demenza e Alzheimer. .Inoltre Il sonno avrebbe la funzione di perfezionare il "focus" mentale aiutando il ricordo delle esperienze utili e migliorando l'abilità e l'efficenza delle competenze richieste. Potremmo concludere quindi che la notte porta consiglio... e non solo.

 
 
 

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